Quattro giorni nella Sicilia occidentale significano immergersi in un mondo dove il mare cristallino incontra la storia millenaria, dove le saline rosa si alternano a templi greci perfettamente conservati, e dove ogni pasto è una celebrazione di sapori autentici. Con base a Trapani, abbiamo esplorato questa terra meravigliosa insieme a Enea, tra borghi medievali arroccati, cantine storiche e spiagge da cartolina. Pronti a scoprire il nostro itinerario?

Arrivo a Trapani e primo assaggio di mare

Atterrati all'aeroporto di Trapani in un assolato primo pomeriggio di giugno, abbiamo subito sentito quel calore avvolgente tipico della Sicilia, quello che sa di mare e di estate. Dopo aver ritirato l'auto a noleggio e raggiunto il nostro appartamento Airbnb in città, non abbiamo resistito al richiamo del mare.

La spiaggia di Tipa è stata la nostra prima tappa siciliana: una distesa di sabbia dorata poco affollata. Il mare calmo e trasparente ci ha accolti con quella temperatura ideale che a giugno regala le prime giornate da trascorrere in spiaggia.

Marsala: tra vino liquoroso e saline rosa

La nostra prima giornata completa è stata dedicata a Marsala, città che ha legato il suo nome a uno dei vini più celebri al mondo. La visita alle Cantine Florio è stata un'esperienza affascinante che ci ha portato nel cuore della tradizione vinicola siciliana.

Camminare tra le botti secolari nelle storiche cantine, ascoltare la storia che ha reso grande il Marsala è stato un vero e proprio viaggio nel tempo. Anche Enea è rimasto colpito dalle enormi botti di legno e dal fresco piacevole delle cantine sotterranee, un rifugio perfetto dal caldo estivo.

La perfetta conclusione della visita è stata una degustazione del vino base e di due Marsala, uno Vergine e uno Superiore, abbinati a semplici stuzzichini a base di prodotti locali. Durante gli assaggi, la nostra guida ci ha raccontato ulteriori particolari della cantina e di come leggere le etichette delle loro bottiglie.

Il centro storico di Marsala ci ha accolti con le sue vie eleganti e quel ritmo rilassato tipico delle città siciliane. Abbiamo passeggiato tra palazzi barocchi e chiese storiche, scoprendo angoli nascosti e respirando l'atmosfera autentica di una città che vive ancora al proprio passo, lontana dal turismo di massa.

Il momento più speciale della giornata è stata la visita alla Riserva Naturale delle Saline dello Stagnone. Vedere questi bacini d'acqua che cambiano colore dal rosa al viola a seconda della luce, con i mulini a vento che si stagliano contro il cielo e l'isola di Mozia sullo sfondo, è davvero uno spettacolo unico.

Dopo una visita al museo, con la guida abbiamo percorso i sentieri tra le saline, ascoltando le spiegazioni di come viene prodotto il sale marino seguendo una tradizione che si tramanda da secoli.

La luce del tramonto ha trasformato tutto in una tavolozza di colori pastello, regalandoci foto indimenticabili con il contrasto degli specchi d'acqua delle saline e il paesaggio naturale circostante.

Tempo di visita: 8h

Trapani: la città tra due mari

Dedicare una mattinata a Trapani è stato fondamentale per conoscere meglio la città che ci ha ospitato. Il suo centro storico si sviluppa su una stretta lingua di terra che si protende nel mare, creando quella particolare forma a falce che le ha dato il nome.

Passeggiare per Corso Vittorio Emanuele significa attraversare secoli di storia: palazzi barocchi, chiese ricche di stucchi e quella vivacità quotidiana che rende Trapani una città vera, non una cartolina turistica.

Tra gli edifici più suggestivi, vi segnaliamo senza dubbio il Palazzo Senatorio, su tre ordini, dominato da orologio e datario e la Cattedrale di San Lorenzo, dalla suggestiva navata affrescata.

Tempo di visita: 3h

Erice: un borgo tra le nuvole

Salire a Erice significa andare alla scoperta di un borgo medievale che ha saputo mantenere la sua autenticità e che dall'alto regala panorami mozzafiato sul mare e sulle città circostanti.

Le sue stradine lastricate, le case in pietra grigia e l'atmosfera sospesa nel tempo ci hanno fatto sentire catapultati in un'altra epoca.

La Chiesa Madre con il suo soffitto riccamente decorato è un gioiello di arte sacra che vale da solo la salita: gli stucchi dorati, gli affreschi e l'atmosfera raccolta creano un'esperienza quasi mistica.

Erice è anche sinonimo di peccati di gola. La tappa agli arancini è stata obbligatoria e assolutamente memorabile: croccanti fuori, morbidi e saporiti dentro, esattamente come dovrebbero essere. Enea ne ha divorato uno intero al ragù, apprezzandolo molto. Noi siamo stati all'Antica Pasticceria da Michele, che ha i tavolini all'esterno lungo la via principale (l'alternativa è La Tonda Fritta, ma era chiusa per ferie).

E poi c'è lei, la Pasticceria Maria Grammatico, un'istituzione. Questa donna straordinaria, che ha trasformato le ricette imparate nel convento dove è cresciuta in un'attività di successo, produce dolci che sono piccole opere d'arte. I suoi cannoli e le cassatine sono imperdibili, perfetti da degustare sul piccolo balconcino del locale, magari accompagnati da un calice di Marsala.

Proseguite nella passeggiata fino al Giardino del Balio (in ristrutturazione durante la nostra visita) e il vicino Castello (temporaneamente chiuso) per godere di fantastici panorami sulla zona circostante, sul Castello di Venere e sula torretta Pepoli.

Tempo di visita: 4h

Segesta: il tempio nel silenzio

Dopo Erice, abbiamo proseguito verso uno dei siti archeologici più suggestivi della Sicilia: il Tempio di Segesta. Arrivare qui significa trovarsi davanti a un capolavoro dell'architettura greca del V secolo a.C., perfettamente conservato e incredibilmente isolato nel paesaggio.

Il tempio dorico si erge solitario su una collina, circondato solo da natura e silenzio. Quello che colpisce è proprio questo: niente costruzioni moderne all'orizzonte, solo tu e un monumento di 2500 anni fa che sembra essere stato posato lì da poco.

Enea è rimasto affascinato dalle colonne enormi e ci siamo divertiti a immaginare com'era questo luogo nell'antichità. Informatevi alla biglietterei sugli orari del pulmino interno, vi permetterà di ridurre i tempi per raggiungiere il teatro greco in cima a una collina vicina. Il teatro merita una visita,  non solo per la sua architettura ma anche per la vista spettacolare sulla vallata.

Il consiglio è di visitare Segesta nel tardo pomeriggio, quando la luce diventa dorata e il caldo si attenua, magari dopo la visita a Erice.

Tempo di visita: 3h

San Vito Lo Capo: il paradiso prima del ritorno

L'ultimo giorno del nostro viaggio lo abbiamo dedicato a quello che molti considerano uno dei tratti di costa più belli d'Italia: San Vito Lo Capo.

La spiaggia di sabbia bianca finissima, il mare che sfuma dal turchese al blu: nonostante la spiaggia sia piuttosto frequentata, rimane comunque una bella località per un tuffo tra le sue acque cristalline.

Prima di ripartire per l'aeroporto di Palermo, ci siamo concessi un ultimo pranzo siciliano degno di questo nome. Pesce freschissimo, sapori intensi e quella ospitalità calorosa che rende ogni pasto in Sicilia un momento di convivialità.

Lasciare San Vito è stato difficile, ma sapevamo di portarci dentro gli occhi quella tonalità di blu e nel cuore la certezza che la Sicilia occidentale è una di quelle destinazioni dove torneremo, perché quattro giorni sono troppo pochi per assaporarla davvero.

Tempo di visita: 5h

Prima di partire

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  • Dove soggiornare? Noi abbiamo deciso di tenere come base Trapani: abbiamo scelto un appartamento fuori dal centro ma a due passi dal mare, comodo per visitare tutte le località di cui vi abbiamo parlato

  • Devo prenotare qualcolsa in anticipo? La visita e la degustazione alle Cantine Florio deve essere prenotata con largo anticipo sul loro sito

  • Dove mangiare? Questi i ristoranti che vi consigliamo:
    • a Trapani vi consigliamo questo ristorantino che propone piatti di pesce gustosi, con un tocco famigliare Osteria la bettolaccia.

    • a Marsala vi consigliamo assolutamente Il gallo e l'innamorata: un menù pensato per valorizzare i prodotti del territorio, dalle verdure al pesce. Imperdibile tra gli antipasti la degustazione di tonno, in tutte le sue forme possibili

    • a San Vito Lo Capo vi consigliamo assolutamente Dal Cozzaro: sul viale pedonale a poca distanza dalla spiaggia. I piatti di pesce sono imperdibili e le busiate con il pesce o con le melanzane abbondanti e gustose. Hanno conquistato anche il palato di Enea!